Parole da casa: abbiamo conquistato l’emancipazione, ora usciamo dal patriarcato

Dietro di noi abbiamo generazioni di donne che hanno lottato e lottato e lottato, in casa e fuori casa, in solitudine e in collettività politiche, per salvare la propria vita, per la vita di tutte le donne, per la vita di tutti i nati e nate da donna sul pianeta, per la vita del pianeta.
Veniamo da una lunghissima storia di conquiste e sconfitte e la sconfitta delle donne ha sempre significato sconfitta di una società intera, guerra, morte, distruzione, genocidio, paura.
Abbiamo ricominciato ogni volta da noi, dalle nostre case, dalle nostre, vite, cambiando relazioni, quotidianità, leggi.
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Donne “manifeste”

Chi convoca una manifestazione ha generalmente il potere di farlo e cioè, al minimo, un luogo da utilizzare liberamente per un primo confronto di idee, mezzi per renderlo visibile e un potenziale consenso, dato dalla posizione sociale che occupa e dalla rilevanza politica che ne deriva.

Sono contenta che esistano donne autorevoli e che alcune di queste donne abbiano proposto a tutte di manifestare, dicendo implicitamente che da sole non ce la fanno, che senza di noi, visibili, nelle piazze e ovunque, le loro parole sono deboli, la cittadinanza dei loro pensieri più incerta, la loro visibilità più occultabile anche se vivono carriere di onesta raggiunta parità ai livelli più alti di responsabilità e accesso alle risorse. Leggi tutto “Donne “manifeste””

Lettera al ministro sull’assenteismo

Caro Ministro

Lei che, essendo alla guida della Pubblica Istruzione, può essere considerato il garante del nostro livello culturale medio, nonché promotore di eccellenze, non cada, la prego, nelle trappole del giornalismo più volgare che grida sguaiatamente i delitti ignorando quasi sempre la complessità di luoghi condizioni soggetti e certo non per deficit di competenze linguistiche o diplomi, ma solo per sottomissione alla logica del profitto, con l’esito di aggravare il deficit di cittadinanza.

Non so quanti siano gli insegnanti assenteisti o quelli “lazzaroni”, come amano dire gli evasori fiscali dalle mie parti, ma immagino, sostenuta da una trentennale esperienza nella scuola che, se ci sono, hanno certo goduto di qualche insigne protezione e molta omertà e non certo da parte di colleghi e studenti. Leggi tutto “Lettera al ministro sull’assenteismo”