Devo avere casa
per poter partire
una finestra per prendere
le misure al mattino
una porta da spalancare
una tenda da chiudere a sera
e tavola apparecchiata
come preghiera
il grazie per l’acqua che scorre
la coperta che accompagna i sogni
e li protegge
un letto per amore e fiabe
un tetto per ospitare nidi
e una metonimia di prato
per le coccinelle
un terrazzino per il bucato
un mestolo di mano in mano
un ritornello intonato piano
la solitudine
e la compagnia
qualcuno che entra
qualcuno che va via
la foto del nonno
quando è andato in guerra
e il lenzuolo della dote di nonna
che lo ha coperto con il suo abbraccio
prima della terra
sguardi di donne nella specchiera
con i sogni danzati in un’altra era
devo avere casa
per poter partire
e ritrovare la vita
quando sta per finire