Fare politica, abitare la democrazia, vivere in pace

XIV Congresso Udi – Roma, 23-24 novembre 2002

Intervento d’apertura di Rosangela Pesenti

Mi ha emozionata l’intervento di Elisabetta, con cui ieri sera sono rimasta fino a tardi per montare la mostra dei manifesti, perché le sue parole sono il segno di un passaggio ma nello stesso tempo che questo è un Congresso vero, come lo sono stati tutti i Congressi dell’Udi, un appuntamento il cui esito non è già previsto.

Mi sono appassionata in questi due anni all’idea di preparare questo congresso, dopo una scelta sofferta dentro un’Udi di cui non riuscivo più a capire i confini, la collocazione, la politica e dove io stessa non sapevo più trovare un posto. Leggi tutto “Fare politica, abitare la democrazia, vivere in pace”

Gli archivi dell’UDI e una storia da raccontare

L’Unione Donne Italiane è la prima associazione femminile della Repubblica, di cui anzi la Repubblica stessa è un po’ figlia se le donne che hanno trasformato la propria militanza dai Gruppi di difesa, nati nella Resistenza, in un’associazione femminile autonoma, sono le stesse che hanno fortemente voluto uno Stato repubblicano in cui muovere i primi passi da cittadine, con la certezza del diritto di voto finalmente acquisito.

L’Udi, come la chiamiamo, con un acronimo ormai diventato da moltissimi anni un nome, è tra le poche associazioni ancora oggi diffuse, seppur inegualmente, su tutto il territorio nazionale. Diffusione che, anche nelle difficoltà politiche dell’oggi, le consente di rappresentare un insieme di luoghi eterogenei nel progetto politico locale, ma molto omogenei nella volontà di resistenza di una presenza politica femminile non omologata ai modelli delle mode periodicamente vincenti. La svolta politica dell’XI congresso (1982) – che azzera l’organizzazione gerarchica nelle singole sedi e nella dimensione territoriale e genera, come unico organismo dirigente, l’assemblea nazionale autoconvocata aperta a tutte – rappresenta un mutamento radicale che diventa nella storia dell’Associazione un evento periodizzante. Leggi tutto “Gli archivi dell’UDI e una storia da raccontare”

Carte per la memoria

CARTE PER LA MEMORIA: L’UDI E IL MOVIMENTO FEMMINISTA A BERGAMO NELLE CARTE DELL’ISREC
In Storia delle donne: la cittadinanza, Quaderni della Fondazione Serughetti-La Porta 79/2002
 
Archivio dell’UDI e Fondo Lastrea
Come nasce un archivio?
Quelli delle donne hanno storie molto diverse dagli archivi tradizionali e molto diverse tra loro, anche se possiamo rintracciare alcune caratteristiche comuni per “generazioni politiche”.
Ptremmo perciò parlare davvero di “storie d’archivio” prendendo a prestito il titolo di un bel saggio di Natalie Zemon Davis.[1]
La presentazione dell’Archivio dell’Udi e dei collettivi di Bergamo chiude una storia cominciata per me vent’anni fa, che quindi in parte è anche la mia storia e forse proprio per questo tra la fine del riordino dell’archivio e la sua presentazione pubblica oggi sono trascorsi ancora molti anni. Leggi tutto “Carte per la memoria”

Traslocare la società: donne diverse

TRA IL CORPO E GLI AFFETTI (Commento a una mostra)

Corpi, segnati dalla propria storia, disegnati, plasmati intorno alle proprie storie.

Parlo di storie, al plurale, perché i segni che possiamo leggere nelle immagini della mostra sono lontanissimi da quell’unica etichetta dietro cui proteggiamo/nascondiamo la nostra “normalità”.

Ci sono la fatica e la gioia, la ricerca e la speranza, i dubbi e i doni, sui volti, sui corpi, che si lasciano cogliere nel vivere quotidiano, orgogliosi di sé e delle storie che le fotografie lasciano intravedere, che le parole sollecitano nei nostri pensieri. Leggi tutto “Traslocare la società: donne diverse”

Associazione Archivi UDI

Come si annuncia una nascita a lungo desiderata? La gioia e l’orgoglio sono prima di tutto nel nome: Associazione Nazionale degli Archivi dell’Udi.

L’Unione Donne Italiane, la prima associazione femminile della Repubblica, di cui anzi la Repubblica è un po’ figlia se le donne che hanno trasformato la propria militanza dai Gruppi di difesa, nati nella Resistenza, in un’associazione femminile autonoma, sono le stesse che hanno fortemente voluto uno Stato repubblicano in cui muovere i primi passi da cittadine, con la certezza del diritto di voto finalmente acquisito.

L’Udi, come la chiamiamo, con un acronimo ormai diventato da moltissimi anni un nome, è stata la prima associazione femminile autonoma della Repubblica, anche se legata alla storia del Movimento operaio, e tra le poche ancora oggi diffuse, seppur inegualmente, su tutto il territorio nazionale. Leggi tutto “Associazione Archivi UDI”

Lo zainetto per l’insegnante

Quando entro in classe il primo giorno di solito sono seduti in ordine nei banchi e mi guardano in rispettosa attesa: in terza superiore è raro che qualcuno non abbia già interiorizzato come “naturale” il modello scolastico, in fondo ancora ancorato a “ordine e disciplina” e se c’è qualche trasgressione si tratta di un maldestro rito di accoglienza per esorcizzare inconfessabili timori del nuovo.
Io arrivo con borsa e cartella, che nel corso degli anni mi hanno proposto di sostituire con valigia o perfino carriola, data l’entità strabordante del contenuto, e immagino dietro gli sguardi quietamente muti il ticchettio dei pensieri: “come sarà questa? Alta o bassa nei voti? Accetterà le programmate? E i volontari?…” e così via con tutti i rituali dell’insegnamento e gli stereotipi sugli/sulle insegnanti.
Stanno lì in attesa che io spieghi, enunci, cominci… Leggi tutto “Lo zainetto per l’insegnante”

ESPERIENZE FEMMINILI E ANIMAZIONE CULTURALE

ESPERIENZE FEMMINILI E ANIMAZIONE CULTURALE

OPERATRICI NELLA SCUOLA E SUL TERRITORIO

Intervento al Convegno del 15 MARZO 1997

In Altrimenti il silenzio, appunti sulla scena al femminile (a cura di Alessandra Ghiglione e Pier Cesare Rivoltella), EuresisEdizioni, Milano 1998

Non è semplice parlare di “operatrici culturali nella scuola e sul territorio”, perché si tratta di una definizione nuova per realtà femminili che non si sono mai riconosciute in questi termini.

Nei mestieri e nelle attività, le donne si sono sempre collocate col nome proprio del mestiere e dell’attività stessa, mentre il titolo fa riferimento ad una consapevolezza politica del proprio operare che accomuna culture femminili anche diverse trovando una cifra comune. Leggi tutto “ESPERIENZE FEMMINILI E ANIMAZIONE CULTURALE”

Pedofilia e violenza

Il termine, pedofilia, ha goduto di una recente notorietà nei titoli di cronaca riguardanti il rapimento e l’abuso sessuale di minori.
La cosiddetta pubblica opinione, espressa da giornali e telegiornali, si è debitamente indignata e, come spesso avviene, ha scaricato molti dei propri turbamenti appassionandosi al risvolto giuridico della vicenda con inevitabile discussione sulla pena da infliggere, nei suoi aspetti concreti e simbolici.
Qualche coscienza più avvertita si è avventurata sulla strada dei “perché”, interrogandosi sulla natura e l’origine di un fenomeno che il vocabolario definisce sinteticamente come “perversione sessuale caratterizzata da attrazione erotica verso i fanciulli indipendentemente dal loro sesso”, alla ricerca di un inghippo nelle storie individuali abbastanza visibile da poter essere generalizzato ma anche sufficientemente circoscritto da poter descrivere una sorta di tipologia  e prefigurare un intervento preventivo, anche se a lunga scadenza. Leggi tutto “Pedofilia e violenza”

1995-2020 Noi, con il cuore a Pechino

Noi che siamo rimaste a casa con gli impegni di sempre, le mani occupate nell’angusto orizzonte del quotidiano e lo sguardo a frugare le immagini avare che ci arrivavano dal video e dai giornali. Noi: da principio magari distratte e poi rincuorate, e non trovo un altro termine, se non questo abusato e retorico del cuore, per definire un sentire che si è caricato in pochi giorni di quell’insieme di attese e interrogativi che non sono solo il segno di una “ragione politica”, troppo spesso bloccata nel corto circuito di parole afone, ma quello di un sentire più profondo, di un’intelligenza delle cose che ci ha rimesse insieme a fare, a pensare, finalmente, a partire dal fatto che ognuna ha sentito, prima di tutto da sé e per sé, che lì si aprivano territori più vasti da percorrere, per tutte, quasi scorresse, dietro le immagini ufficiali, quel potente tam tam delle donne che là, a Pechino, era già diventato parola. Leggi tutto “1995-2020 Noi, con il cuore a Pechino”

Lettera aperta alla rivista École

Luoghi, contesti, relazioni, corpi: lì stanno collocati i discorsi e non altrove.

Fare l’insegnante di italiano e storia è il mestiere che ho scelto (per caso poi nel triennio di un I.T.C. della provincia di Bergamo), essere donna è il “disegno di fondo” della mia vita, condizione materiale e storica da cui non posso prescindere perfino nell’inedita possibilità di aprire interrogativi a tutto campo in questo tempo-luogo a cui il caso mi ha assegnata.

A scuola. Come mettere insieme la scansione cronologica dei programmi e la cancellazione della memoria che caratterizza questo territorio e queste generazioni, le domande che non hanno mai imparato a formulare e i segnali “sopra e sotto il banco” che i loro corpi propongono ? Leggi tutto “Lettera aperta alla rivista École”