A tutte le donne che sono madri di se stesse, perché è l’unico modo di diventare adulte.
A tutte le donne che riconoscono le madri perché sono consapevoli di essere figlie.
A tutte le donne che riconoscono le donne accanto a loro, anche senza definizioni famigliari o reverenze genealogiche.
A tutte le madri che servono senza diventare serve.
A tutte le madri che dicono no.
A tutte le madri che non sono onnipresenti
A tutte le madri che non sono onnipotenti
A tutte le madri che sbagliano
A tutte le madri che lasciano sbagliare
A tutte le madri che se la squagliano
A tutte le madri che non fanno la maestra
A tutte le madri che inventano ogni giorno la propria festa
A tutte le madri che ti tengono nel cuore ma praticano la libertà dell’amore
A tutte le madri che non si vantano
A tutte le madri che si stancano
A tutte le madri senza retorica
A tutte le madri a termine
A tutte le madri che sanno cambiare
A tutte le madri che non mettono i figli all’occhiello o sulla targhetta di casa
o nella borsetta
A tutte le madri che disertano, che non esibiscono, che non si compiacciono
A tutte le madri che si fidano
A tutte le madri che non sono compiacenti
A tutte le madri che ti accompagnano mentre impari a camminare
A tutte le madri che non ti tengono al guinzaglio
A tutte le madri che non si sentono indispensabili
A tutte le madri che non ti confrontano, non ti misurano, non ti sfiancano
A tutte le madri che non ti considerano un investimento,
A tutte le madri che non ti spiano, calcolando il tuo rendimento
A tutte le madri che se ne sono andate
A tutte le madri che abbiamo rimpianto
A tutte le madri che hanno fatto il possibile
A tutte le madri che hanno fatto anche l’impossibile
A tutte le madri che hanno avuto un tempo troppo breve
A tutte le madri che hanno la fortuna di un tempo prolungato
A tutte le madri vissute in un tempo difficile, a quelle con un tempo beato
A tutte le madri che s’inventano
A tutte le madri che i figli sanno inventare
A tutte le madri che le figlie possono sognare