in “Su la testa” novembre 2010
L’economia capitalista determina, sostiene, favorisce, i crimini contro l’umanità. Guerre, carestie, genocidi si succedono, come nei tempi bui dell’economia feudale, perché il legame tra profitto e mercato non produce libertà e risorse per tutti.
I problemi economici attraversano la vita e i discorsi quotidiani, e non solo da quando la crisi costringe a confrontarsi con le fonti di redditi e salari e a ripianificare i consumi. L’andamento della borsa è da anni un settore fisso del telegiornale, una sorta di giaculatoria mattutina accanto alle previsioni meteorologiche, le notizie sul calcio e spesso l’oroscopo, segnalando così “inconsciamente” il proprio carattere poco scientifico e l’uso manipolatorio, eppure l’economia resta un tema per addetti ai lavori: gli economisti parlano il loro latinorum disdegnando di ridurlo ad una lingua “volgare” comprensibile alla gente comune, le banche segnano il territorio con la loro capillare presenza, come un tempo le chiese, richiedendo la stessa obbediente osservanza, e rispondono all’oscura logica sovrastatale del mercato, intoccabile come dio. Leggi tutto “Come le donne sostengono l’economia criminale”